Malpensa venerdì 18 maggio 2007 ore 10:41
Siamo in aereoporto. [...] Mi sento come quando sono partito per Amsterdam, paura di partire, quasi di tornarmene a casa per non dover vivere lo stress di capire dove sono, cosa fare ecc. La solita ansia da viaggio che poi passa -speriamo- però questa volta è diverso.
Rimane che ho proprio bisogno di stare solo e siccome adesso non si può dovrò rimandare, magari al progetto Toscana. Mi attira molto e spero di poterci andare al più presto da solo, in completo isolamento mentale, insomma un po' di autismo mi farà bene.
Barcellona ore 15:30 circa
Siamo arrivati poco fa all'ostello. E' proprio dietro la Rambla. Carino, modesto, ma mi piace, è confortevole. Lo stanno praticamente ristrutturando, quindi è ancora molto indefinito come posto. L'impatto all'arrivo è stato particolare. Mi ha assalito subito l'odore del mare, però non sa molto di sale, è più un odore tipo alghe e scogli. E poi la terra è molto simile alla Puglia, i paesaggi soprattutto; terra dura e colline. E' strano, non so ancora se mi piace o no, ho visto davvero poco.
Barcellona sabato 19 maggio 2007 ore 9:17
Nonostante la stanchezza siamo riusciti a vedere un po' di cose. Tutta la Rambla dove ci sono artisti geniali, unici, altro che quelli che ci sono da noi, qui si respira molto la creatività. Siamo saliti sul monumento a Colombo, una torre alta non so quanto da cui si vede gran parte della città. Paura.Un giro per il porto vecchio, pieno di cinema multisala e centri commerciali. Li ho pensato che non so ancora che odore ha mare. Forse è l'odore di questa città che si scontra con quello del mare e ne viene fuori una cosa tutta nuova. Momento altissimo è stato il giro al Parc de la Ciutadella con penichella, anzi, diciamo pure coma profondo di circa un'ora. L'unica cosa che mi ha svegliato è stata la fame che ci ha portati in un'osteria che a prima vista sembra più il bar del circolo ricreativo per anziani. Pesce freschissimo, fritto e alla griglia. Ho goduto come poche volte nella mia vita.Siamo usciti alle 21 da quel luogo di perdizione mangereccia e siamo corsi a vedere la fontana magica, ai piedi di Montjuic. Tanti luci, colori, colonne di acqua altissima, musica. Credo che la mia vita si sia fermata in quei 20 minuti. Sono più giovane di 20 minuti!
ore 20:34
Primo vero giorno in giro per la città. Mi ci ritrovo molto, anche nei modi di essere, molto terroni. Molto bello il museo storico della città, non è pesante, è tutto basato sulla ricostruzione delle rovine romane che si trovano nel sottosuolo.
Il museo di Picasso non è poi stato chissà che, eccetto i quadri del periodo cubista e gli studi della meninas, davvero affascinante. E poi un giro nel Barri Gotic che è davvero gotic e per non farci mancare nulla una passegiata in riva al mare, che però non mi ha emozionato subito, forse perchè me lo aspettavo, di solito il mare mi travolge, mi soffoca di emozioni. Ha piovuto anche un po', qualche goccia ogni tanto, ed è spuntanto un mezzo arcobaleno sul mare. Non lo avevo mai visto ed ho iniziato a canticchiare tra me e me:
...no it never began for us
it'll never end for us...
ed ho ingoiato una lacrima di emozione.
Barcellona domenica 20 maggio 2007 ore 19:50 circa
Bellissimo e anche un po' estenuante il giro per Montjuic, Mirò e il museo d'arte della Catalogna, il castello sul mare, e il sole... bellissimo vedere le barche a vela lontane da lassù. c'era anche il vento. Sono stato bene. Molto.
Siamo poi scesi da lassù con la funicolare e poi a mangiare da FresCo, dove puoi mangiare tutto quello che vuoi, quanto vuoi ecc per meno di 10 euro. Un paradiso per Davide.
corsi al Palau de la Musica Catalana per la visita guidata in castigliano che abbiamo prenotato ieri. Silvia, la guida, ci ha portato in giro per quello che rientra tra i principali buoni motivi per venire a Barcellona. E' una vera perla. Ogni angolo ha una storia, un suo perchè, un po' come la Sagrada Familia che però così com'è ora (=un cantiere) perde un po' il senso. Molto belle le allegorie delle sculture e il senso di richiamo alla natura che la pervade.
Ah, quasi dimenticavo, sono stato all'ospedale. No, non mi sono fatto male. Altra cosa da vedere, è tutto in stile modernista, è tutto colorato, linee tonde, un piccolo Policlinico di lego.
Per il resto tanti pensieri e slanci che per ora non riesco a realizzare. Penso molto anche se non sono solo. Riesco anche a interrompere i pensieri e riprenderli anche se alla fine ho ancora tanta confusione, ma per ora di più non riesco a fare.
Barcellona martedì 22 maggio 2007 ore 9:11
Ultimo giorno qui. Ieri siamo stati a vedere casa Battlò e Parc Guell. La prima bella, sembra di essere in una dimensione parallela, soprattutto quando si arriva al parco. L'entrata sembra quella di Gardaland con queste casette che sembrano fatte di marzapane. Ogni angolo è una scoperta, ha un perchè. E poi tanti colori, tutti insieme. E' uno di quei posti in cui devo assolutamente tornare.
L'acquario non è nulla di straordinario, se non fosse per il tunnel sotto la vasca degli squali. [...]
sulla linea 7 della metropolitana ore 14.41
Sono ancora in città, saremmo dovuti partire, ma hanno cancellato il mostro volo (causa sciopero), così siamo andati in aereoporto, abbiamo cambiato il volo con uno per domani.
Siamo tornati all'ostello, dove per fortuna avevano una camera libera.
Mi sono davvero incazzato, ma sono stato bravo a non prendermela con nessuno o quasi. Più che altro avevo paura di non trovare posto per dormire. Così mi tocca passare un altro giorno qui, non che la cosa mi dispiaccia, ma ho anche volgia di tornare nella mia solitudine, di vivere come voglio. Sono i miei limiti, sono sempre più convinto che devo andare a vivere in un eremo.
Barcellona 23 maggio 2007
Ultimo giorno, questa spero sia quella buona. Ieri alla fine siamo andati a vedere il museo della scienza. Abbiamo cenato in un posto inculato in una viuzza del Barri Gotic. L'orata al forno era buonissima come pure l'ultima crema catalana di questa vacanza. Questa giornata in più di vacanza "forzata" mi ha dato la possibilità di vedere un piccolo spettacolo di flamenco. Il posto è molto turistico e io di flamenco non capisco nulla, ma mi ha affascinato moltissimo. Il ragazzo che cantava aveva una voce bellissima, molto molto sexy, anche lui, devo ammetterlo. E poi ballavano in un modo...wow...davvero bello.
Questa mattina scorre lentamente qui da Starbucks, poi faremmo un giro, non so bene dove e infine in aereoporto. Sembra quasi che voglia scappare, ma non è così, ho solo bisogno di recuperare i miei spazi. Qui mi piacerebbe tornare in futuro , magari anche in solitario, per metterci più testa. Mi sembra tutto un sogno, ogni volta che viaggio, mi sembra surreale che io sia lì, in un luogo che non è il mio, ed è strano come ogni volta riesca a trovare spunti per scavarmi dentro, mi chiedo se arriverò mai alla fine.