Amsterdam domenica 16 settembre 2007 ore 00:03
Ancora qui. È come se non me ne fossi mai andato via. È come se questo anno fosse stato un sogno e ora mi fossi svegliato. Mi ricordo tutto, perfino i numeri del tram da prendere. È passato un anno in cui sono cambiato molto, credo che tutto sia iniziato proprio qui. Mi sembra di sentire tutto quello che pensavo di aver perso e invece era qui. Non per niente quando sono tornato a casa ho detto che lasciavo tanto qui, non era retorica era la verità e ora ne ho la prova.
In questi giorni sto mostrando a Davide la città, riscoprendo tutti i posti che avevo visto. Non mi dispiace, anzi, è bellissimo ripercorrere le mie orme. Sono qui sul letto della camera d'albergo che ascolto queste parola così azzeccate per questo momento...y cada noche vendrà una estrella a hacerme compania..
ore 15:39
Finalmente qualcosa di nuovo. Abbiamo affittato delle bici e siamo usciti dalla città lungo i canali, ritrovandoci tra i campi. Abbiamo attraversato un paio di villaggi, dei piccoli angolini di un'altra dimensione. con delle casette tanto piccole quanto belle e accoglienti. Ancora una volta mi sto perdendo qui, sta succedendo ancora questa cosa che mi viene voglia di trasferirmi qui. [...]
Amsterdam lunedì 17 settembre 2007 ore 14:46
Oggi gita ad Harlem, cittadina a 15 minuti da Amsterdam. Quando siamo arrivati era vuota, negozi chiusi, poi dalle 12 si è ripopolata. La cattedrale protestante gotica è molto bella. Il centro storico è piccolo, in mezza giornata lo si vede tutto. Ieri sera siamo andati nella birreria in cui l'anno scorso mi sono ubriacato, quest'anno al casino del karaoke si sono aggiunte un gruppo di quarantenni norvegesi, pazze furiose, hanno bevuto come delle spugne, ballato sui tavoli, una mi ha fatto il sunto della sua vita per due volte (forse voleva essere sicura di non aver tralasciato nulla), un'altra assomigliava alla baby Spice, l'altra a un uomo e poi c'era la lesbicona che si è presentata dicendomi "I'm a gay girl". Così stamattina mi sono svegliato con una nausea e un mal di testa terrificante, ho anche vomitato, nulla, visto che lo stomaco era vuoto, così tutto si è limitato a qualche verso. Credo si sia trattato di una sorta di crisi d'astinenza da caffeina, infatti con un the concentrato e aulin tutto è rientrato. Momenti elevati direi.
Un senso di te..eppure sentire...
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Amsterdam mercoledì 19 settembre 2007 ore 9:10
Quasi alla fine. Ieri abbiamo visitato il Nemo center, una sorta di museo della scienza interattivo e multimediale, molto carino per certi versi, se non fosse per le orde di bambini olandesi urlanti da schiacciare come mosche. Siamo entrati con una pioggia battente e siamo usciti con un sole spiazzante, caldo e piacevole. Non riesco a concentrarmi su di me, sui miei pensieri, me ne rendo conto solo ora, e non mi piace questa cosa, anche se poi alla fine non è un male. Cosa mi manca davvero? Cosa vorrei davvero? Cosa mi renderebbe davvero felice? Sono queste le domande a cui devo rispondere o anche le domande sono quelle sbagliate? Come dire che anche i presupposti sono quelli sbagliati, allora sono davvero indietro e di strada da fare ce n'è davvero molta. La verità è che ho solo paura di guardarmi dentro e ammettere una serie di cose. Dovrei iniziare proprio da qui allora.
...e se c'è un segreto è
fare tutto come se vedessi solo il sole
ore 16:39
Oggi ho visto posti che nella mia precedente visita non avevo fatto in tempo a vedere. L'orto botanico è bucolico (ma dai!), adatto per estraniarsi per un po', molto bella l'enorme serra con le specie equatoriali. Poi Heineken Experience, una specie di Willy Wonka della birra, molto carino, devo ammetterlo. In sostanza raccontano tutta la storia dell'azienda, come si fa la birra, ci sono un paio di postazioni multimediali, offrono 3 drink e un piccolo gadget. W l'alcool!
Ho ripreso in mano "Il mondo senza di me". E' fatto proprio per questo posto. E' suo. Ogni singola frase sembra pensata per me qui.
Aereoporto di Shipol giovedì 20 settembre 2007 ore 17:44
E' finito, mi sento svuotato e un po' apatico, credo sia colpa del tempo grigio e della pioggia della giornata. Come sempre subentra il mio bisogno di solitudine, così divento chiuso ed ermetico e gli altri -Davide in questo caso- ci vedono incazzatura, che in parte è vero, ma in parte perché quando sto così è meglio lasciarmi perdere perché se mi fa notare che sono "strano" allora mi incazzo perché stai toccando un momento mio, intimo, a cui nessuno ha il permesso di accedere. Lo so che ho un carattere di merda, in parte il mio silenzio in questi momenti serve proprio a preservare anche gli altri, perché lo so che poi passa.
[...] ma poi c'è il lato di Joe che ha bisogno solo di se stesso, di risuonare nella testa solo la propria voce. E poi c'è l'addio ad Amsterdam, alla fine lo sapevo che ci sarei tornato, come adesso so che ci tornerò tra un bel po'. Questa città mi affascina sempre anche se è lontana dal mio essere "latino", o forse mi piace proprio per questo. Per essere così spregiudicata e tenera allo stesso tempo. Ti accoglie con il suo odore pungente che sa di mare, di canne e di fritto e poi ti culla con l'acqua dei canali, il cielo grande e i suoi colori che sanno di terra. Torno un po' così, con questi contrasti nel cuore, senza essermi riconciliato col mondo.