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mercoledì 27 febbraio 2008

Verde Anil Amarelo Cor de rosa e Carvao


Mi sono sempre sentito vicino alla musica latina (in senso ampio e non riferito alla salsa & CO), così mi sono innamorato anche della musica portoghese e brasiliana, quest'ultima in particolare ha sempre esercitato su di me un grande fascino. E' un mondo a sè, perchè il flamenco può imparare a suonarlo chiunque, il fado è un'arte che si acquisisce, ma la musica brasiliana va oltre, c'è solo lì, è qualcosa che ti scorre dentro, o ce l'hai o non ce l'hai. Credo perchè sia intrisa di "saudade", un termine intraducibile che può significare un mucchio di cose: tristezza, solitudine, malinconia.  Questo disco rappresenta il riassunto di tutto quello che la musica brasiliana ha fatto, anche se risale al 1994. Il titolo sta a rappresentare i colori della bandiera brasiliana (verde, blu e giallo) e il colore della pelle dei brasiliani (rosa e mulatti).
Il disco contiene brani della stessa Monte, brani scritti apposta per lei di Brown e Antunes, suoi grandi amici, come Segue o seco o la dolcissima Alta noite. Gli strumenti elettici si mescolano a quelli della tradizione come il berimbau, il surdo, le chitarre del grande Gilberto Gil (grande!). Poeticissima la cover di Pale blue eyes di Lou Reed, come anche Dança da solidao, vecchia canzone della tradizione brasilera. Insieme alla musicalità degi strumenti c'è anche la voce che ipnotizza e sembra disegnare ghirigori nell'aria come in Bem leve, una bachata bellissima, ma arriva anche a far venire voglia di ballare come in O cèu, Balança pema per finire con la trascinante Esta melodia con la Vhela Guarda de Portela (un gruppo di arzilli vecchietti), che racchiude in se tutto quello che è il Brasile e la sua musica.