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domenica 22 giugno 2008

Hà uma musica do poco - Paula Oliveira-



Há uma musica do Povo, 
Nem sei dizer se é um Fado – 
Que ouvindo-a há um ritmo novo 
No ser que tenho guardado… 
Ouvindo-a sou quem seria 
Se desejar fosse ser… 
É uma simples melodia 
Das que se aprendem a viver… 
Mas é tão consoladora 
A vaga e triste canção… 
Que a minha alma já não chora 
Nem eu tenho coração… 
Sou uma emoção estrangeira, 
Um erro de sonho ido… 
Canto de qualquer maneira 
E acabo com um sentido!

                                                                   (Mario Pacheco- Fernando Pessoa)

mercoledì 18 giugno 2008

Lisbona - II puntata -


Metro Restauradores domenica 8 giugno 2008 ore 10:05
Chi non ha testa ha gambe. Ho dimenticato la macchina fotografica in hotel e sono dovuto tornare indietro. Ieri sera sono andato a un concerto di fado nel castello di Sao Jorge. Bello. Bellissimo. Hanno cantato due cantanti, una più fadista classica, l'altra molto diversa che ha suonato fado-jazz, molto d'atmosfera, voce particolare.
Durante il concerto una signora per passare velocemente davanti a noi, si è messa a correre sui sanpietrini, ha preso talmente tanta velocità che è cascata di peso, pensavo si fosse sfracellata invece no. Poco dopo...arriva la metropolitana...
Jardim Estrella ore 11:45
...dicevo, poco dopo è ripassata un'altra signora e io e la tipa che era seduta di fianco a me ci siamo guardati con la stessa faccia e siamo scoppiati a ridere e lei deve aver detto qualcosa del tipo "se casca la prendo al volo".
Alla fine il concerto è finito tardissimo e le stradine dell'Alfama non mi piacevano molto a quell'ora, così ho preso un taxi, l'ho chiamato con un cenno della mano, come si fa a New York, che cosa figa, non l'avevo mai fatto.
Vabbè, oggi volevo passare una giornata rilassante nel Bairro Alto per vederlo di giorno, in sostanza mi sono stancato un casino, tutto in salita fino al parco. Ad un certo punto pensavo di non farcela e morire per strada, così mi sono fermato per una lunga pausa qui prima di continuare.
Questa vacanza è capitata proprio a "fagiuolo" [...].
Albergo ore 19:52
Giornata strana. Sono stato al museo nazionale di arte antica, un po' di cultura non fa male. Poi visto che era presto sono andato al Parco de Naçoes, una zona un po' fuori, ultramoderna, costruita per l'expo di non so quale anno. E' una specie di parco con un sacco di cose vicino al ponte Vasco de Gama. Ho fatto una tessera che comprendeva l'ingresso all'Acquario, un giro sulla funicolare sul lungo mare e il Pavillon de Conoçeinça. Ho iniziato dalla funicolare, ho passato tutto il viaggio immobile perchè la cabina dondolava e faceva strani rumori.
Poi Oceanario, molto bello, è diviso in quattro zone, a seconda dei mari, da vedere. E infine il Pavillon de Conoçeinça, una sorta di museo della scienza interattivo e multimediale, nulla di nuovo, ma la parte più bella è stata quella in cui con vari giochi si spiegano le schifezze del corpo umano, tipo il sudore, le scoregge, i rutti, l'alito cattivo, la pipì ecc. C'era anche un quiz con tanto di pulsante, ho vinto, non so se è un merito.
Alla fine mi sono trascinato nella zona intorno all'hotel, ma avevo bisogno di un caffè così sono tornato al barettino dell'altro giorno. Stavo pensando ai cazzo miei, quando mi becco una mia ex compagna del liceo, cioè lei vede me. E' qui con suo marito, mi ricordo che mi stava pure sulle palle, però abbiamo chiacchierato piacevolemente. Ma ecco rispunta Pedro, il ballerino. Viene da me e mi saluti, era con un amico, magari il suo ragazzo visto il genere.
Francesca pensava lo conoscessi, le ho spiegato dove e come l'ho conosciuto. Da lì abbiamo chiacchierato un po' fino a che Pedro e il suo amico ci hanno chiesto di ripetere delle parole italiane che a loro piacciono un casino, tipo: STANCO, PIACCIO, quando abbiamo ripetuto BAMBINO non la finivano più di ridere. Mi sono sentito davvero scemo.
Pedro poi se n'è andato, ci ha invitati ad una festa, mi ha scritto il suo cellulare sullo scontrino con l'indirizzo e se n'è andato, Francesca era entusiasta, il marito se la rideva, io ero basito. Siamo d'accordo che ci sentiamo dopo per decidere se andare o no, loro partono domani, grazie a Dio.
Metropolitana Marques de Pombal lunedì 9 giugno 2008 ore 15:43
Oggi me la sono presa proprio comoda. A letto presto ieri sera. Sveglia tardi stamattina. Niente feste o bagordi. Avevo in mente una giornata soft, invece col piffero, sono ancora in giro e morto.
Stamattina zoo., carino. Ho visto lo spettacolo con delfini e otarie. Sembravo un bambino, c'erano orde di bambini, classi intere, un esercito di nani agguerriti. Giro del parco e poi passeggiata del parco Eduardo VII, dentro si trova una specie di giardino botanico con una enorme serra, piena di stradine, sali e scendi (mi mancavano!). La parte all'aperto era una specie di foresta, quella al chiuso al 110% di umidità, era piena di palme, fiori tropicali e cactus, dopo aver visto questo posto ho deciso che il vero e proprio giardino botanico potevo saltarlo a piè pari. Mi resta tutta la zona più centrale e poi riposo!
Albergo ore 21:22
Ho concluso il giro di oggi arrivando fino a plaça de Comercio che si affaccia direttamente sul mare. Mi sono fermato alla Fnac e ho comprato il CD di Paula Oliveira, la tizia che ha cantato nel castello l'altra sera nel castello. E' affascinante e magico, c'è questo jazz pervaso dalla magia del fado.
Sono tornato in albergo e poi subito dopo cena a base di seppie e ora sono a letto, massacrato. Domani mi aspetta il Belem, però voglio proprio prendermela comoda, oggi sono proprio spezzato e stanco.
Mosteiro dos Jéronimos martedì 10 giugno 2008 ore 16:29
Oggi sì che me la sono presa davvero comoda: sveglia tardi, colazione tardi, uscito tardi. Tardi. Macchissenfrega! Meta: il Belem, una zona un po' più lontana dal centro. Ci sono arrivato in tram, poi scarpinata fino al Palacio Nacional da Ajuda, la ex reggia, pensavo a una cosa noiosa, invece c'era una guida francese trapiantata in Portogallo che mi ha spiegato un sacco di cose un po' in inglese e un po' in francese, ma ci siamo capiti perfettamente. E' stata gentilissima.
Da lì sosta pranzo, finalmente ho mangiato sardinhas, ho scoperto che questo è il mese delle sardine, ecco perchè tutti dicevano "sardinhas", e io ripetevo "sì, Sardegna". Ho ripreso il giro arrivando al monumento delle scoperte e poi alla torre de Belem, una ex roccaforte che si trovava una volta in mezzo al Tago, poi hanno bonificato la riva e si è ritrovato tra i piedi.
Ora sono in un altro luogo magico, il monastero dos Jéronimos, un'architettura vagamente arabeggiante, non stucchevole, bella agli occhi, si respira molta tranquillità, ci sarebbero da scattare centinaia di foto ai miliardi di dettagli. Non mi sembra di aver visto una decorazione uguale a un'altra e tutto nell'insieme sta bene, è in armonia. In effetti nel chiostro i monaci meditavano, pensa se avessero sclerato, credo che in qualche modo c'entri con questo posto. Con l'armonia, la pace, la serenità, che credo un po' abbia anche io negli occhi. Una luce che è un riflesso piccolo piccolo di questo luogo magnifico.
Gli occhi segnano linee
si perdono nel cielo
come nuvole vagabonde
e non resta che seguirle.
Treno per Estoril mercoledì 11 giugno 2008 ore 10:58
Anche oggi giornata "comoda". Colazione tardi e poi con molta calma sono arrivato a Cais de Sodre per andarmene al mare. Questa volta mi fermo a Estoril. Ieri poi sono arrivato fin quasi sotto il ponte 25 de Avril e ho girato una serie di filmati in cui imitavo Raf nel video di "Infinito". Praticamente un pirla. Sono arrivato dove ha girato il video e ho iniziato a cantare con il ponte alle spalle e la gente che mi guardava. Mi sono sentito scemo, però mi sono anche divertito un mondo. Mi sono letteralmente trascinato in albergo, puzzavo, ho fatto una lunga doccia e mi sono messo a letto nudo come un verme. Così oggi mare fino a quando mi va. E' bello fare così, avere il mare a due pasi. Vorrei vivere in un posto così, lo dico sempre ma non lo faccio mai. Prima o poi.

martedì 17 giugno 2008

Lisbona - I puntata -


Linate giovedì 5 giugno 2008 ore 5:53
Ho praticamente aperto io l'aeroporto, non sono mai arrivato così presto a prendere un volo. Lisbona.
Tutti mi chiedono se sono pronto, ma non lo sono per niente. Mi sembra tutto un po' arraffato, però alla fine va bene così. Sento che sarà un viaggio strano, già solo per la gente che aspetta qui con me l'imbarco, di fronte a me c'è un travestito brasiliano che lancia bacini al cellulare dicendo "Meu amor". Direi che è sufficiente per descrivere la situazione.
[...]
In volo saranno le 8 circa
Aereo semivuoto. Il travestito è seduto pochi posti in la, parla urlando. Mentre stavamo decollando mi è venuta un'idea per un nuovo racconto, è una storia sui ricordi, sull'amore e su quello che noi siamo per noi stessi. Non so se riuscirò mai a metterlo giù, però l'idea mi sembra buona. Cercherò degli spunti durante il viaggio, magari appunto le idee che mi vengono, altrimenti rischio di perdermi.
3 ore di volo. Siamo sopra un tappeto bianco di nuvole, è come essere in una stanza -enorme- con un pavimento lanuginoso, che però è anche il tetto per il piano di sotto. E' una sensazione stranissima. Dovremmo essere più o meno sulla Spagna, credo. Il tempo sembra bello, ma siccome non più piovere al contrario non ne sono sicuro, ma hanno tutta l'aria di essere nuvole buone.
Cosa triste, Starbucks in Portogallo non c'è. Sigh sigh sigh. spero ci sia qualche surrogato e spero, soprattutto abbiano del buon caffè. A colazione ci hanno dato un panino con dentro del prosciutto e sopra una specie di pasta dolce con del cocco e farina. Un po' stucchevole, ma avevo fame e così...ho pure tanto sonno, credo che farò un pisolo.
Lisbona Carmelita ore 11:20
Questa città mi ha investito. Sono un po' inebetito. E' di mille colori vivaci, ma secondo me per ora è lilla. All'aereoporto mi sembrava di essere a Miami, non so perché, forse perché c'era un bel sole. Ho preso l'autobus che mi ha portato in centro. L'hotel è in una zona molto centrale, ma non sono ancora riuscito ad andare in camera perché probabilmente non era ancora libera così ho mollato la valigia e sono andato a fare un giro. Ho seguito la via e sono arrivato nella piazza centrale della città -che non so ancora come si chiama- che dà direttamente sul mare.
Ho fatto un giro alla Fnac, dove ho sentito un po' di roba interessante. il sole ora è andato un po' via, sono seduto fuori dalla pastelleria Carmelita, ho preso un espresso (buono!) e una fetta di un dolce che ha tutto l'aspetto del salame di cioccolato, ma ha meno burro, credo sia fatto anche con la farina. Buono. Bel posto e i proprietari sono carini e gentili. Qui è tutto pieno di colori, anche i suoni hanno colori, si sente il Fado risuonare un po' ovunque insieme alla musica pop. E' strano. Sembra tutto molto vecchio e molto nuovo insieme. Però è bello. Devo tirare le 12 così adesso me ne starò seduto qui per un po' e poi andrò a prendere possesso della mia stanza così mi farò una pennica.
Jardim Esxtrella ore 17:50
Ho trovato l'i-pod touch! incredibile! Ho beccato per caso un centro Apple. Magari lo compro. La stanza è bellina, un po' piccola forse, ma è in ordine e pulita, il bagno è tutto bianco con qualche azulejos. La finestra si affaccia sulla strada principale piena di bar e ristoranti, di sera mi sa che è un po' rumorosa. Mi sono messo a dormire a tratti, però ho pure sognato che andavo in giro per Lisbona, ma siccome avevo dormito fino a tardi avevo sprecato la mia giornata così. Alla fine mi sono messo in marcia per non dare ragione al sogno.
Oggi in Restauradores c'era una manifestazione dei lavoratori, ho visto arrivare un supercorteo che si perdeva a vista d'occhio. Ho preso la metro, ma è complicatissimo fare i biglietti, cioè, non è vero, basta farlo una volta e poi lo ricarichi, io naturalmente non ci ho capito niente e ne ho fatti tre. Ora sono in un parco pieno di laghetti con le papere e di vecchietti seduti ai tavoli di pietra tra le palme che giocano a carte con le sedie che si sono portati da casa. Ora penso che prenderò il tram 28 che fa il giro del Bairro Alto e poi bho non so. Oggi non ho fatto il turista, ho dedicato il pomeriggio a me, a cercare di capire un po' la città, da domani farò il turista, oggi ho cercato di mimetizzarmi.
Albergo ore 23:55
Sono sveglio da non so quante ore, ma direi troppe e sono davvero distrutto. Il giro sul tram 28 non sono riuscito a farlo, era talmente pieno che la gente era appesa fuori. Così me la sono fatta a piedi. Sono andato a cena in un posto qui sotto un po' scrauso, ma il bacalau grigliato era buonissimo, pieno di aglio, ma ottimo e poi ho speso pochissimo.
Ho passeggiato un po' dopo, ci sono anche qui un sacco di musicisti di strada, ma molti cantano e suonano Fado, anche per strada, dai locali, risuona questa musica, poi giri l'angolo e e trovi il locale ultramoderno in cui canta Jennifer Lopez. Oggi sono giunto alla conclusione che sono rimasti a 20 anni fa, ma non lo dico in senso negativo, anzi.
Poi sono andato nel Bairro Alto, verso Chiado, e mi sono fermato in un bel localino a bere una birra e qui ha attaccato bottone Pedro, che mi ha chiesto se ero italiano perché avevo l'aspetto di un vero italiano, che ci facevo lì da solo, mi ha raccontato che fa il ballerino. Ero distrutto, così ho finito la mia birra e sono uscito e lui mi è venuto dietro, devo dire che mi sono un po' spaventato, però in realtà mi ha detto che doveva andare a casa anche lui, infatti a un certo punto ci siamo separati e salutati. Che gente strana. A un certo punto ho beccato un belvedere, Pedro mi ha indicato uno scorcio di paesaggio, il castello illuminato sotto le stelle, ho solo esclamato "wow" e poi mi ha detto ciao.
sul lungo fiume S.ta Apollonia 6 giugno 2008 ore 10:29
Ieri sera sono crollato, ho pure fatto dei sogni strani, tipo che il capo dell'hotel veniva da me per chiedermi di fargli vedere la foto della mia carta d'identità perché su quella che aveva lui non sembravo io.
Ho dormito fino alle 9, poi la sveglia mi ha buttato giù dal letto. Colazione abbondante e poi via, sandali, vista la bellissima giornata. Ho preso un bus che mi ha portato vicino alla stazione di Santa Apollonia, nella zona est della città, e da qui salirò fino al castello, credo sia una bella scarpinata. Mi sono fermato qui sul fiume, si perché Lisbona non è proprio sul mare, ma sulla sponda nord della foce del Tago. Infatti qui si sente l'odore del mare, ma è più dolce, un odore melmoso. Il lungo fiume/mare è un po' triste, forse perché tempo fa era questo il porto, si vedono navi mercantili arrugginite e lontano il ponte Vasco de Gama. Mi metto in cammino.
Castello de Sao Jorge, belvedere ore 13:08
Mi sono fatto una bella scarpinata. La giornata è davvero splendida, c'è un vento tiepido fantastico. sono salito su per le stradine dell'Alfama, un vecchio quartiere popolare. Sono stato investito da una miriade di suoni, odori e colori. Le casette sono coloratissime, con i panni stesi per strada, l'odore del pesce e del mare. la gente che canta e urla quando parla. Sono salito in cima al pantheon di Santa Engracia, dove c'è la tomba di Amalia Rodriguez, una famosissima cantante di fado. Era l'unica tomba piena di fiori, una simpatica signora li stava sistemando. La vista da sopra era bellissima anche se ho dovuto lottare con le mie vertigini.
Poi sono andato alla chiesa di Sao Vincente da Fora, la particolarità sono i chiostri, tutte le pareti sono coperte di azulejos, alcune rappresentano le fiabe di la Fontaine.
Non ho resistito al richiamo del caffè, così ho fatto una sosta al miradouro de Graça e ho ammirato la città. Mi emoziona.
Ed eccomi nel castello, per ora a dire la verità non sono ancora dentro, sto girando nella cittadella intorno al castello. Stanno allestendo il palco per un concerto di fado, c''è una specie di rassegna questo mese. Ora vado, mi mancano da vedere un mucchio di cose.
Albergo ore 17:37
Sono esausto, ma davvero soddisfatto. Il castello è molto carino, ma ne valeva la pena per il panorama, è un posto magico, c'era un tizio che suonava la chitarra e la musica riecheggiava ovunque mi trovassi, ho fatto un po' di giri, tante foto. Mi sono preso del tempo e poi ho iniziato la discesa.
Il museu de artes decorativas non è "una cosa da non perdere" come dice la guida, ne avrei fatto volentieri a meno. Ne vale la pena invece la vista dal miradouro de Santa Luzia. Sono sceso giù per i vicoletti, alcuni strettissimi, erano tutti addobbati con nastri colorati, tipo quelli che si usano per l'albero di Natale. Ho scoperto che il santo protettore di Lisbona e S. Vincente, ma loro amano di più S. Antonio, quello da Padova, che però era di Lisbona, tant'è che il 13 giugno, S.Antonio appunto, qui è festa, oddio non ci capisco più niente con tutti questi santi. Quindi si fa festa per i vicoli, per le strade,si beve la cerveja, evvai!
Infatti qui vicino c'è la chiesa di Sant'Antonio a Se, minuscola e costruita sul luogo in cui è nato il tipo, che parlava ai pesci..mha, non ho parole..
Lì vicino c'è la Sè che sarebbe la cattedrale di Lisbona. un po' disadorna, nulla di che. Ah! per fare un pezzetto di strada sono riuscito a salire sul mitico tram 28, solo per due fermate, ma posso dire di esserci salito!
Mi sono appena reso conto che sono abbronzato e penso che domani andrò al mare a Cascais. Stasera ho deciso che cenerò nel Bairro Alto. Vediamo sulla guida che c'è di buono.
Albergo ore 23:54
Ho mangiato da "Primavera de Jeronimo" una bettola/buco (avrà 20 coperti), con la cucina aperta, le piastrelle incrostate, ma dove ho mangiato un'orata alla griglia da orgasmo. Il Bairro Alto è pieno di vita, nulla di tumultuoso. ma è pieno di localini che vanno dai ristorantini alle birrerie in mezzo a minuscole vie. Per scendere ho preso l'elevador, una specie di tram che permettono di superare i dislivelli tra le varie colline, sono storti perché corrono su binari in grande pendenza, il giro durerà 3 minuti, però è così bello non dover scarpinare. Ho deciso: domani mare.
Sul treno per Cascais sabato 7 giugno 2008 ore 9:09
Sveglia prestino. Un po' traumatizzante ad essere sincero, però ora sono sul treno per Cascais, dovrebbe partire tra 10 minuti. Giornata bellissima, faceva un po' fresco quando sono uscito, ma confido nel resto della giornata. voglio godermi il mare, tutto per me, spero solo che non ci sia troppo casino. Non sono veramente rilassato come vorrei, ho l'ansia di dover tornare, che finirà tutto presto, non ho voglia di tornare nel merdaio ecc...invece dovrei rilassarmi e basta.
Cazzo! Ci mancavano i piccoli scout! Hanno dei bastoni con delle bandiere in cima, se me lo infilano in un occhio glielo infilo dove dico io! Bambinetti portoghesi del cazzo! Ma se loro sono ridicoli, lo sono ancora di più i loro accompagnatori che si vestono come me ai tempi dell'asilo, e poi i calzettoni alle ginocchia no, per favore!
In questi giorni ho scoperto che "saudade" non è solo un sentimento di tristezza e di malinconia, ma soprattutto un senso di struggimento e di insoddisfazione nei confronti del mondo, se è così ne sono sono afflitto, alla sono anche molto portoghese!
Praia da Raihna ore 11:39
Spiaggia. Caldo. Sole. Oceano. Ora sì che posso dire di essere davanti all'oceano. Ho pensato "wow...".
Cascais è molto bella. Dei 40 minuti in treno non me ne sono nemmeno accorto. L'odore del mare mi ha subito invaso il cervello. Sono andato a piedi alla Boca do Inferno, una insenatura con roccia a strapiombo sul mare, gabbiani, niente di davvero spettacolare, però affascinante, un po'magico, nel walkman risuonava "Dancing" e così mi sono pure commosso. Foto di rito e poi sono tornato, 2 chilometri, non tanto, ma ora inizio a sentirli.
Così sono arrivato in questa spiaggietta scavata nella roccia. Non c'è tanta folla, anzi è vivibile. Non ho capito se si può fare il bagno, qualcuno lo fa. Cascais secondo me è bella anche per passarci le vacanze, sembra una piccola città della Sardegna -anche se non ci sono mai stato-. L'acqua è pulita, la sabbia cosparsa di qualche scoglio è ancora umida, forse per l'alta marea. Bello. Sto bene.
Praia da Raihna ore 14:56
Il bagno non sono proprio riuscito a farlo, in compenso mi sto quasi scottato, pensavo di riuscire a fare a meno della protezione, invece sono dovuto andare a comprarla. Ho pranzato da Dom Pedro I, pesce, non avevo capito cosa mi consigliava il cameriere, alla fine era un bel branzino, intendo il pesce non il cameriere. Buonoooo!
Una anziana signora, penso tedesca, ha attaccato bottone perchè voleva che le togliessi il T9 dal telefono. Il ristorante è molto piccolo, ma c'era posto all'aperto, in un angolo del vicolo, mi è piaciuto molto, si stava bene all'aperto all'ombra di un albero col vento che continuava a soffiare.
Ora son qui in spiaggia, tutto unto, mi sento pronto per essere impanato e fritto. La spiaggia è un po' più affollata, ma è sempre piacevole, il mare sta risalendo a vista d'occhio, così la spiaggia è un po' più corta. Mi sembra che nulla possa perturbare la mia serenità in questo momento.
Oggi è solo un giorno
che forse non resterà
nemmeno nei ricordi
non resta che afferrarlo
finchè questo vento
non lo porterà via con sé.