La densità di cose da fare aumenta fino a creare una sorta di blocco, un coagulo, che mi sembra difficile da rompere. Un tappo difficile da togliere. Vado per priorità:
-studiare per togliermi dai piedi questo esame che mi fa fare degli incubi che fanno assomigliare il mio mondo al Paese delle meraviglie.
-lavori in una casa che prende piano piano forma e personalità, ho in mente tante cose, ma pochi soldi, così devo fare le cose a pezzi. E poi la burocrazie soffoca, a volte penso che potrei fondare un’agenzia per gestione burocratica casalinga, la chiamerei “TE LO FACCIO IO”. Chiami e hai una persona che ti va a fare i documenti per fare le domande del gas, della luce, del telefono, dell’immondizia ecchipiùnehapiùnemetta.
-progetti futuri: ho in mente sempre un mucchio di cose da scrivere, leggere, fare, andare, dire, vedere, scattare...vorrei poter fare tutte queste cose senza doverle rimandare per impegni e pigrizia...ma “Odio et amo” l’ozio.
Ancora 10 giorni di questo strazio e poi inizia lo strazio tesi, una delle cose più inutili che esistano, giusto per farti perdere un po’ di capelli, farti spendere soldi, e far sì che tu abbia un ultimo picco di stress così che ti possa davvero frantumare e disperdere al vento i coglioni già crepati e smaronati da anni di ulteriori rotture di palle. Ho reso l’idea?