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giovedì 26 novembre 2009

La libertà...

Ieri sera tornando a casa dal lavoro mi sono reso conto che la mia vita è proprio cambiata. In quei pochi minuti di strada, visto che abito attaccato al lavoro, mi sono reso conto di quanto la felicità possa essere così a portata di mano e quanto spesso bisogna superare prove e ostacoli per raggiungerla. Non sono di quelli che pensano che la sofferenza serva per espiare i propri peccati, anzi, ma penso che poter fare quello che ci piace fare, quello che da sempre abbiamo desiderato, che ci fa stare bene, sia un diritto, un traguardo che riempie. A volte però si deve un po’ faticare per arrivare, e ne vale spesso la pena.
Così mi fa stare bene stare qui seduto, davanti al caffèlatte, a scrivere, sapendo che lavorerò di pomeriggio dopo aver dormito 12 ore di fila. Che non ho scadenze o esami da fare, che posso mandare a cagare certe cose o persone in diretta senza passare dal via, che posso stare bene così, che posso pensare adesso a me, a Yashal e alla casa e tutto il resto . È forse questa la libertà? Non lo so, però se lo è a me piace tanto.

lunedì 2 novembre 2009

Lamento

Sono sull’isterico andante. Parlo da solo e mi rispondo. Poi questa pioggia che cade come se dovesse prendere a sberle la terra mi butta giu ancora di più e mi infastidisce. Per colpa sua sento freddo ovunque, spero che la mia tazza di the, mi scaldi, altrimenti passerò alla fase successiva, coperta e caloriferi a manetta. Fa proprio freddo e si sente quell’umidità che penetra nelle ossa e le spacca.
È il primo inverno nella nuova casa, semivuota, ma che prevedo presto di iniziare a riempire delle solite cose inutili. Ho im mente delle belle cose, semplici, ma belle, voglio una grande libreria, per metterci tutti i libri che ho ancora a casa dei miei, so che mia mamma non vede l’ora di liberarsene.
Sento tanto silenzio, non c’è nemmeno la radio che va, mi sa che anche Yashal si è accorto della differenza, è più coccoloso e calmo del solito, come se cercasse lui di scaldarmi, almeno lui...
E poi questo buio che arriva prima ancora che uno se ne accorga, che palle. Non si può appendere in cielo una lampadona enorme che faccia luce come il sole ?!? Quanto potrà costare mai? La mettiamo a basso consumo così la cifra suddivisa per 6 miliardi di persone viene una sciocchezza a testa, mi sembra la soluzione ideale.
Mi rendo conto che questo intervento è un lamento unico, però, oggi va così, sopportatemi, vi prego.