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giovedì 29 luglio 2010

Malincomomento

Troppo spesso mi fermo a pensare guardando il cielo, come adesso che ha quel colore grigio che evolve verso il lilla. Come ora che fa freddo e il caldo di settimana scorsa sembra un ricordo, le cose si allontanano da noi più velocemente di quanto non facciamo noi da loro, che ci soffermiamo troppo a rimuginarci su. Me ne sto sulle scale di casa perché da qui il paesaggio si perde un po' e a quest’ora il cielo cambia forma e colore più rapidamente che in altri momenti della giornata. Mi da serenità star qui seduto, nessuna certezza, solo un momento che mi serve per fare il punto della situazione, per cercare di dirmi che qualche cosa devo fare, che devo dare delle risposte anche se poi le domande non le so, è tutto più difficile, ma sono tranquillo, un po’, solo un po’ in realtà.
A volte questa casa mi sembra troppo silenziosa, ma poi basta un “bau” di Yashal per risvegliarmi e farmi vedere la casa piena piena. Mi chiedo sempre cosa pensa quando mi guarda con la testa piegata di lato e mi commuovo quando mi da i bacini sulla guancia o si appoggia col culo a me per dirmi che mi apprezza. Mi piace il suo sguardo e vorrei avere i suoi occhi perchè so che vedono cose che io non vedrò mai, hanno la profondità che non vedo nei miei, non hanno filtri. Anche lui ama guardare l’orizzonte dalla scala, guarda e guarda, ma va sempre più in la rispetto a dove arrivo io.
Ogni giorno mi chiedo quando fioriranno i miei girasoli, sembra che debbano esplodere da un momento all’altro, ma ogni giorno resto un po’ deluso. Anche questo penso seduto sulla scaletta. Fa freschino ora che la luce cala, però resisto, voglio assaporarmi questo momento fino in fondo. Era tantissimo che non mi prendevo un po’ di natura per me, i temporali servono anche questo, a godere della luce diversa, del fresco che durerà fino a domani, dei colori che sembrano panni appena lavati.
Stavo giusto pensando che io e Yashal siamo proprio una bella coppia, ce ne stiamo qui in cima alla scala a guardarci intorno, so già che non vede l’ora di riposare...basta con la malinconia ora...(ma son fatto così o no?!).

mercoledì 14 luglio 2010

Onda emotiva

Devo scrivere ora perchè ho paura di perdere tutte queste sensazioni. Ieri sera ho un fatto un bagno nella musica, è stata come un’onda emotiva, una sorta di tsunami che non distrugge, ma crea, edifica. Ogni volta è così, e ogni volta mi sorprendo di tutto questo. Di scoprire che alla fine certe sono sempre uguali, che per quanto si cambi, ci sono delle costanti che restano immutate.
Ogni canzone è una persona, un luogo, un sentimento, e risentirle non fa altro che permettere di arrivare quasi a toccarli di nuovo. Lo trovo terapeutico, una medicina per l’anima, che a volte tanto bene proprio non fa, perchè si ripescano cose spiacevoli, ma non so come ci riesce, però cura.
La musica la immagino così, come un’onda di energia, che avvolge il cuore. É la bellezza di cui parlo qui. Tutto pulsa insieme, come se il cuore fosse qualcosa di più grande che ci comprende e ci accoglie, comprende il mio vicino, il cielo, il vento, la mia famiglia che è a casa, il traffico della città, la gente che ignora tutto questo. Sarà un discorso da pazzo, però lo avverto così.