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mercoledì 29 marzo 2006

É che le cose succedono. Tu sei lì che ipotizzi la vita e la vita, intanto. ti accade.

Sto prendendo dei ritmi un po' disumani, a volte mi dimentico di me stesso e la cosa non mi dispiace. E' un po' come staccare la spina da una presa e attaccarci quella di un altro elttrodomestico. Si usa sempre la corrente elettrica, ma il fine è diverso. Il riversare tutte queste energie in questo senso mi fa stare bene. Oggi poi è una bellissima giornata, niente a che vedere col grigiore di ieri con mal di testa allegato. Questo è il giorno perfetto per morire, anche le cose che vanno un po' storte in giorni così assumono un altro senso, più positivo, propositivo e leggero. Alla fine non serve granchè, basta seguire il corso delle cose, magari con qualche tocco personale, come una casa da arredare le cui mura non si possono cambiare, ma sta a te sfruttare gli spazi, gestirli, arredarli con le luci giuste, un divano del giusto colore, un quadro azzeccato per quella parete. Non si può cambiare il contenitore, ma sul contenuto si può fare qualcosa. La vita è quella che è, sta a noi renderla Vita. Lo so, sarà il tempo fantastico, ma oggi mi sento proprio bene, anche se ci sono un centinaio di cose (alcune serie altre molto meno) che non vanno dentro e intorno a me, ma ora lasciatemi gustare questo nuovo gusto che non assaggiavo da un po'.

sabato 18 marzo 2006

Dire sì a un unico singolo istante equivale a dire sì all’intera esistenza


Sto tornando a sognare, a credere che in qualche modo posso essere e vivere quello che vorrei. Ho voglia solo di cose vere, ma al tempo stesso anche di favole, di sogni, di poter credere che la felicità non è poi un'utopia. In fondo si tratta di vivere tutto come se fosse unico e irrepetibile e per questo degno di essere vissuto. Troppo spesso ci si lascia prendere da inutili paranoie, da dubbi e incertezze, perdendo tempo prezioso che niente e nessuno ci ridarà più. No ho voglia di perdere altro tempo, non voglio più essere grigio.

Non si deve permettere a nessuno di rubarci i nostri istanti. E' come farsi rubare la vita, l'unica cosa che davvero ci appartiene, l'unica cosa per la quale vale la pena battersi. Siamo noi stessi. E se qualcuno vuole provare a rendermi peggiore, avvilendo ciò che di bello posso essere, dovrà vedersela con me. Non si tratta di egoismo, ma di vita vera, perchè solo se capiamo quanto vale ogni singolo istante che viviamo possiamo capire quanto vale la nostra esistenza. Forse si tratta solo di coraggio, di sapersi buttare anche al buio, sapendo che quello che ne verrà non è detto che sarà piacevole.

Ho sempre pensato che solo poche cose contano, spesso sono cose piccole piccole, ma se le guardo con questo nuovo sguardo le vedo enormi e mi sento un po' coglione per non averle viste prima. Ci sono cose fugaci e che, se si è distratti, si rischia di non vederle, perdendole per sempre. Non voglio più distrarmi, così ho deciso di ripulire la mia vita, un po' come si fa con l'hard-disk di un computer. Voglio godermi ogni singolo istante, ogni attimo, ogni alito, ogni foglia che cade, ogni sguardo che incontro, ogni pensiero, ogni raggio di luce, ogni abbraccio, ogni caffè che berrò, ogni lacrima, ogni paura, ogni battito che sentirò nel petto. Voglio condividere però tutto questo, voglio che ogni mio attimo possa coincidere con quello di chi mi vuole bene. Allora potrei dire di aver vissuto in quell istante tutta la mia vita, anche quella che deve ancora venire, per quanto breve sarà.

Vorrei scrivere di più, ma lascio che questo resti un unico istante..

Ogni mio istante -Negramaro-



Sei come vorrei 
che fossi io 
amore mio 
senza paure

Fai sempre di me
quello che vuoi
a modo mio
senza rancore

Se cado giù sei mia
risalgo e tu sei mia
lascia che sia 
come vorrei 
ogni mio istante

Sei come vorrei 
che fossi io 
amore mio 
senza paure

Fai sempre di me
quello che vuoi
a modo mio
senza rancore

Se cado giù sei mia
risalgo e tu sei mia
voglio di più e sei mia
non chiedo di più 
e sei ancora mia
lascia che sia 
come vorrei 
ogni mio istante

Cerco di più e sei mia
non chiedo di più e sei ancora mia
lascia che sia 
come vorrei 
ogni mio istante
ogni mio istante
ogni mio istante

sai come vorrei 
che fossi io
amore mio 
a dirti addio

(Negramaro)

domenica 5 marzo 2006

Felicità -Tiromancino-



Se tutte le stelle del mondo 
ad un certo momento venissero giù
tutta una serie di astri e di polvere bianca scaricata dal cielo 
e il cielo senza i suoi occhi non brillerebbe più.

Se tutta la gente del mondo senza nessuna ragione 
alzasse la testa e volasse su
senza il loro casino, quel doloroso rumore 
la terra povero cuore non batterebbe più.

Mi manca sempre l'elastico per tenere su le mutande 
così che le mutande al momento più bello vanno giù
come un sogno finito, magari un sogno importante
un amico tradito, anche io sono stato tradito, ma non mi importa più.

Tra il buio del cielo e le teste pelate e bianche 
le nostre parole si muovono stanche, non ci capiamo più
ma io voglio parlare, voglio stare ad ascoltare 
continuare a comportarmi male per poi non farlo più.

Ah felicità su quale treno della notte viaggerai
lo so che passerai, ma come sempre in fretta non ti fermi.

Si tratterebbe di nuotare prendendola con calma 
farsi trasportare dentro due occhi grandi, magari blu 
e per doverli liberare attraversare un mare medievale 
lottare contro un drago strabico, ma di draghi adesso non ce ne sono più.

Forse per questo i sogni sono così pallidi e bianchi 
e rimbalzano stanchi tra le antenne lesse delle varie TV
e ci ritornano a casa portati da signore eleganti 
cessi che parlano, tutti che applaudono, non li vogliamo più.

E se questo mondo è un mondo di cartone 
per essere felici basta niente magari una canzone o chi lo sa
sennò sarebbe il caso di provare a chiudere gli occhi 
e anche dopo che hai chiuso gli occhi non sai come sarà.

Ah felicità su quale treno della notte viaggerai
lo so che passerai, ma come sempre in fretta non ti fermi.
                                                                  (L.Dalla)