Visualizzazioni totali

mercoledì 29 marzo 2006

É che le cose succedono. Tu sei lì che ipotizzi la vita e la vita, intanto. ti accade.

Sto prendendo dei ritmi un po' disumani, a volte mi dimentico di me stesso e la cosa non mi dispiace. E' un po' come staccare la spina da una presa e attaccarci quella di un altro elttrodomestico. Si usa sempre la corrente elettrica, ma il fine è diverso. Il riversare tutte queste energie in questo senso mi fa stare bene. Oggi poi è una bellissima giornata, niente a che vedere col grigiore di ieri con mal di testa allegato. Questo è il giorno perfetto per morire, anche le cose che vanno un po' storte in giorni così assumono un altro senso, più positivo, propositivo e leggero. Alla fine non serve granchè, basta seguire il corso delle cose, magari con qualche tocco personale, come una casa da arredare le cui mura non si possono cambiare, ma sta a te sfruttare gli spazi, gestirli, arredarli con le luci giuste, un divano del giusto colore, un quadro azzeccato per quella parete. Non si può cambiare il contenitore, ma sul contenuto si può fare qualcosa. La vita è quella che è, sta a noi renderla Vita. Lo so, sarà il tempo fantastico, ma oggi mi sento proprio bene, anche se ci sono un centinaio di cose (alcune serie altre molto meno) che non vanno dentro e intorno a me, ma ora lasciatemi gustare questo nuovo gusto che non assaggiavo da un po'.

Nessun commento:

Posta un commento