Insegnerò a mio figlio la tolleranza, che non è sopportare, ma è apprezzare e conoscere cose nuove anche se non ci appartengono. Gli dirò cosa vuol dire rispettare tutti, tranne quelli che vogliono prendersi gioco di lui, che pensano di essere furbi, gli stronzi insomma. Quelli non vanno rispettati, vanno trattati per quello che sono. Gli parlerò di come fare degli errori non è segno di debolezza così come chi è forte non è la perfezione. Gli insegnerò a fidarsi degli altri, a dare una possibilità, perchè a me ne è sempre stata data una, ma solo una, poi basta, perchè la delusione ferisce, ma il tradimento fa male per sempre.
Gli insegnerò a fare sempre quello che lo rende felice e che spesso la strada per arrivarci può essere difficile e di non dire “non ce la faccio” senza prima averci provato. Vorrei avesse la mia testardaggine perchè sono convinto che senza quella non si va molto lontano.
Gli insegnerò ad amarsi, perchè chi potrà amarci se non ci amiamo prima noi stessi? Dovrà potere amare chi vorrà, senza preoccuparsi di giudizi e pregiudizi, perchè la vita è sua non degli altri e tutte le rinunce che farà saranno pensieri che non lo faranno dormire di notte.
Gli insegnerò ad ascoltare il vento e a guardare in silenzio il mare perchè è li che ho trovato tante risposte. Gli insegnerò a far penetrare la natura dentro di se, perchè è da lì che arriviamo ed è lì che torneremo, che ogni essere vivente ha una ragione, anche se lui non la vede, perchè non tutto può essere spiegato, non ancora per lo meno, ma provarci non fa male a nessuno.
Gli insegnerò a porsi sempre delle domande e che i dubbi non sono segno di debolezza, ma di grande intelligenza, Un uomo senza dubbi è pericoloso per se e per gli altri, è da li che nascono le bestie peggiori.
Gli insegnerò che le cose te le devi fare da te, devi faticare, a volte anche saper rinunciare. Le scelte che farà dovranno essere sue, pur ascoltando i consigli di chi lo ama, ma che le decisioni finali devono essere nostre, perchè nessun altro possa essere incolpato se qualcosa non va come avremmo voluto.
Gli insegnerò che a volte le scelte che facciamo nascono dal cuore, altre dalla testa, e sono le prime quelle da fare, perchè i calcoli spesso sono sbagliati anche se si seguono perfettamente le regole, mentre invece il cuore segue leggi che non mentono mai per quanto sconosciute.
Gli insegnerò a non avere paura di dire no o di dire cose che vanno contro la maggioranza, purché ci creda davvero, perchè difendere le proprie idee fa la differenza.
Gli dirò che suo padre lo ha tanto desiderato, così tanto da sognarlo di notte ancora prima che lui esistesse davvero e che ora che è lì in carne e ossa non può che cercare di renderlo la persona migliore che può. Qualcuno dirà che suo padre è stato egoista a desiderarlo, ma gli insegnerò che spesso la gente parla e giudica solo perchè ha una bocca per parlare e che spesso l’invidia ha provocato i mali peggiori.
Insegnerò a mio figlio a riversare le proprie energie nell’amore perchè è così che hanno insegnato a me.
...E quando il bimbo sarà esausto e frustrato da tutta questa saggezza gli si potrà sempre dire "Ma gioia, io scherzavo!". Del resto il padre predica bene e razzola male. :-)
RispondiEliminaGianluca
Bhe io ci provo almeno
RispondiEliminaE fai bene a farlo, anche se esplicitare i buoni sentimenti e parlare di amore solleva un facile e grossolano sarcasmo.
RispondiEliminaUn altro Gianluca