Amy non c’è più. Anche se non l’ho mai seguita più di tanto, l’ho sempre apprezzata musicalmente, innovativa e vintage allo stesso tempo. Una voce non da strapparsi i capelli, ma capace di tenerti incollato in silenzio. I giudizi sciocchi sulle droghe e l’alcol li lascio agli stupidi -appunto-, dico solo che mi è spiaciuto molto, perchè secondo me quello che noi abbiamo visto sui video di youtube o alle notizie sui giornali era solo una lontana immagine di quello che sentiva lei dentro, tanta solitudine e tristezza. Sola, così doveva sentirsi, anche se magari non lo era. Non so se è stato un suicidio o un “errore” di associazione di farmaci, non c’ero, non lo so, penso che in ogni caso lei ci abbia provato a uscirne, ma non è facile quando ti senti così solo e abbandonato da voler sprofondare nella merda piuttosto che svegliarti il mattino dopo e sentirti ancora peggio del giorno prima.
Lo confesso, mi sono commosso, e non so nemmeno perchè mi abbia preso così tanto la sua storia, non ho mai comprato i suoi dischi, ma forse è perchè sento vicino a me quella malinconia che trapariva da lei. Ne vale la pena arrivare a questo punto? Non credo proprio, anche perchè si priva la gente della sua energia che poca non era. Ha dimostrato che a volte ci si arrende e che c’è chi non è disposto a lottare, che non solo l’amore, ma anche la vita è un gioco in cui si perde.
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