Cologno Monzese sabato 30 giugno 2007 ore 8:13
Sto aspettando Aurora, come al solito è in ritardo. Dobbiamo andare a Siena. Da un lato sono contento, dall'altro sono un po' angosciato perchè è la prima volta che io e lei andiamo via insieme. Si tratta solo di due giorni, avrei voluto fossero di più, ma non si può, perciò va bene così. Però questa angoscia non riesco a spiegarmela lo stesso fino in fondo, spero passi.
E poi parto con delle cose che pendono sulla mia testa, che vorrei risolvere, ma che preferisco lasciare lì, usare questi giorni di standby per poi ripensarci quando torno.
Vorrei davvero essere in grado di correggere i miei errori, cercare di non essere sempre così impulsivo, essere capace di non chiudermi quando c'è qualcosa che non va, ma non sono capace. Ci sono cose davanti alle quali non riesco a fare diversamente, perchè ho paura della mia stessa reazione o perchè mi feriscono così tanto che non so che dire, come se fosse un dolore, e allora resto lì senza fiato e con gli occhi spalancati.
E poi parto con delle cose che pendono sulla mia testa, che vorrei risolvere, ma che preferisco lasciare lì, usare questi giorni di standby per poi ripensarci quando torno.
Vorrei davvero essere in grado di correggere i miei errori, cercare di non essere sempre così impulsivo, essere capace di non chiudermi quando c'è qualcosa che non va, ma non sono capace. Ci sono cose davanti alle quali non riesco a fare diversamente, perchè ho paura della mia stessa reazione o perchè mi feriscono così tanto che non so che dire, come se fosse un dolore, e allora resto lì senza fiato e con gli occhi spalancati.
Località Santa Colomba ore 18:29
Ci abbiamo messo davvero poco ad arrivare. Ci accolti Alex, un vistoso gay, compagno di qualcuno che qui non abbiamo ancora visto. Ci ha offerto un aperitivo e ci ha dato un sacco di informazioni e dritte. Mi ha sorpreso la cordialità, la gentilezza, io che che sono abituato alla freddezza e alla chiusura del Nord. Qui è tutto caldo, a inizare dai colori, come il giallo dei girasoli che abbiamo trovato lungo la strada; il blu del cielo, intenso; e il rosso dei fiori; e l'ocra del grano. Così dopo gli enormi sorrisoni per la soddisfazione e la felicità siamo andati a Siena.
Pranzo in un locale semplice, dove ho mangiato davvero bene, ma forse troppo e poi "corsa" in piazza del campo che è allestita per il palio del 2 luglio. Foto qua, foto là e poi di nuovo al Casale per andare in un maneggio. Alex ci ha portato in una specie di ranch, dove siamo stati accolti da Paolo e Laura. Anche gli sguardi qui sono più caldi. Ci siamo sparati due ore in mezzo ai boschi, prati e campi di grano. Avrei voluto che il tempo si fermasse, che tutto rimanesse così per sempre. Come adesso che scrivo e c'è il silenzio che è fatto di cicale e uccellini, dell'odore dello sterco e dell'erba, della luce del sole e dei miei occhi.
Vorrei tutto questo per sempre. Ed è bello -ancora di più- poterlo condividere con Aurora. Vediamo le cose con gli stessi occhi, ci meravigliamo per le stesse cose, ed è bello scoprire di non esserci mai persi, che non cambia mai niente , allora la parola "sempre" acquista un senso. O forse è solo il posto che mi fa provare certe emozioni, bhe, allora non voglio più andare via perchè tutto ciò che voglio si realizzi e acquisti il senso che per ora non riesco a trovare.
Pranzo in un locale semplice, dove ho mangiato davvero bene, ma forse troppo e poi "corsa" in piazza del campo che è allestita per il palio del 2 luglio. Foto qua, foto là e poi di nuovo al Casale per andare in un maneggio. Alex ci ha portato in una specie di ranch, dove siamo stati accolti da Paolo e Laura. Anche gli sguardi qui sono più caldi. Ci siamo sparati due ore in mezzo ai boschi, prati e campi di grano. Avrei voluto che il tempo si fermasse, che tutto rimanesse così per sempre. Come adesso che scrivo e c'è il silenzio che è fatto di cicale e uccellini, dell'odore dello sterco e dell'erba, della luce del sole e dei miei occhi.
Vorrei tutto questo per sempre. Ed è bello -ancora di più- poterlo condividere con Aurora. Vediamo le cose con gli stessi occhi, ci meravigliamo per le stesse cose, ed è bello scoprire di non esserci mai persi, che non cambia mai niente , allora la parola "sempre" acquista un senso. O forse è solo il posto che mi fa provare certe emozioni, bhe, allora non voglio più andare via perchè tutto ciò che voglio si realizzi e acquisti il senso che per ora non riesco a trovare.
domenica 1 luglio 2007 ore 17:01
Oggi abbiamo passato la giornata a Siena, abbiamo girato tutto il centro. L'aria era elettrica, sembrano tutti impazziti per il palio che si correrà domani. E' davvero una città bellissima, mi piace. Abbiamo fatto una colazione buonissima, con delle torte fatte da Alex e Riccardo, che finalmente abbiamo conosciuto. Ci hanno dato delle dritte per arrivare a delle terme qui vicino. Ora siamo qui, su un fiume, l'acqua puzza di zolfo e sarà sui 40 gradi, faccio fatica e rimanerci dentro, così cerco di stare dove l'acqua fredda del fiume si mischia con quella calda. Ieri sera prima di andare a cena ci siamo ritrovati nei campi, abbiamo accostato la macchina e ci siamo messi a fare gi scemi sulle balle di fieno. E' stato uno dei momenti più belli della mia vita, abbiamo riso e giocato come due bambini. Ci ha interrotto un contadino che doveva passare col trattore dalla stradina in cui avevamo parcheggiato, pensavamo fosse arrabbiato, invece ci ha sorriso e rideva con noi. Abbiamo parlato tanto, era tantissimo che non ci ritrovavamo così. E' stato il vero viaggio, on the road, in cui sono certo che abbiamo ritrovato noi stessi nell'altro, non solo nelle parole, ma anche nelle canzoni cantate a squarciagola, nelle cavalcate nei campi e soprattutto nei lunghi silenzi che facevano tanto rumore.



