Con questo album ho scoperto che esistono mondi da scoprire anche quando si pensa di aver scoperto tutto. E' un disco elegante, che non stanca, che spazia tra generi diverisi tra loro, che recupera dal passato. Come la bellissima Velvet rope, che da il titolo a tutto il lavoro e ci introduce dietro quelle corde di velluto. Usa la voce in un modo particolare, sembra sia lo strumento per sottolineare stati d'animo, che altrimenti cantando si perderebbero come in You. Molto R&B, ma anche rock, blues, hiphop, che si mescolano in Got 'til it's gone. Si arriva anche a pezzi più leggeri, che dipingono pennellate di colore dense nonostante i temi importanti della sessualità (Free xone), dell' AIDS (Toghether again), ma anche il più classico bisogno d'amore (My need). Sono pezzi in cui la voce, nonostante quasi sussurrata, sembra alzarsi alta, aiutata da arrangiamenti straordinari, a tratti arrabbiata quando parla di un amore di violenza e sopprusi in What about, ma sa anche essere di una delicatezza inaudita (Every time). Molto d'atmosfera la cover di Tonight's the night di Rod Stewart, che ci introduce alle atmosfere notturne di I get lonely. Arrangiamenti ricercati, ma mai pomposi come in Go deep o Empty, e le orecchiei più fini riconosceranno loop di brani famosi usati come tracce strumentali. Sul finale perde un po' di magia recuperando però con Special, quasi a sottolineare che questo disco resta qualcosa di davvero unico speciale nella carriera dell'artista che purtroppo fino ad oggi non ha saputo ripetere.

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