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domenica 17 giugno 2007

Delirium tremens

Ragiono a pezzi, con pensierini, come quelli che si facevano alle elementari, e iniziano ad avere una qualche forma di connessione tra loro. Sarà merito del fatto che ho cercato di recuperare un po' del me stesso che sentivo perso. La notte mi fa bene, come questa, anche se so che domani avrò un sonno dannato, ma non riesco a fare diversamente. Però di notte riesco a ragionare meglio, o a non farlo proprio, in ogni caso riesco così ad alleggerirmi. Mi strofino gli occhi per non sentirne la pesantezza e spostare l'attenzione su altro, così come quando si sposta lo sguardo da una cosa all'altra. Mi sento matto, e forse lo sono, perchè sento che i miei bisogni non sono quelli che gli altri hanno, ognuno ha i propri, è vero, ma i miei sono strampalati agli occhi altrui, me ne rendo conto io stesso. Allora sono matto, non c'è soluzione. 

Apaticotestardotestadicazzochenonseialtro. Che hai?! Che ti prende? Cerca di capirlo in fretta perchè non hai molto tempo, gli altri non sono qui per aspettare te! Datti una mossa, altrimenti piantala, ma piantala davvero!

Torno a dormire, ma in realtà non ci ho ancora provato. So già che passerà del tempo e anche quando perderò coscienza, non me ne andrò completamente. Non voglio perdermi il mio risveglio, quello di stanchezza e di caffè vomitato.

Piantala o ti faccio del male io!

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