Notte insonne, non è la notte prima degli esami. Quelli li ho finiti da un po'. Notte di lacrime silenziose ingoiate per non fare rumore. Notte di pensieri trascinati stancamente fino al mattino. Notte di sogni fatti ad occhi aperti, quando ti dici che certe cose non possono essere vere, eppure è così. Notte in cui vedi le stelle e un pezzo di luna dalla tua finestra e ti chiedi cosa ci stai a fare in quel letto. Quando non si è capiti eppure è tutto così chiaro e limpido e ti assalgono i dubbi perchè ma-forse-chissà sbaglio io o ma-forse-chissà sono io quello sbagliato. Perchè io sono difficile, imprevedibile, testardo e anche stronzo se mi ci metto. E allora va bene facciamo che è così. Notte in cui ogni tanto butti un occhio alla sveglia per vedere se superi te stesso, però la stanchezza c'è. Allora perchè non dormo e son qui a pensare? Perchè ho gli occhi più gonfi che abbia mai visto? Magari un caffè mi aiuta a tirare su le tende che ho sugli occhi. E' quasi giorno o quasi non-notte (dipende dai punti di vista) ed in quel momento con la caffettiera in mano mi sento più solo che mai.
Cosa mi resta di tutto quello che avevo? Una manciata di rabbia e un po' di delusione, quella vera, quella che arriva dopo che scopri che forse non c'è mai stato niente di vero. Allora non ti fidi più, perchè non è giusto, perchè non credo di meritarmi certe cose, anche se sono stronzo. Però non è proprio così, so di non essere stronzo, mi piacerebbe raccontarmi come uno di quei romanzi dove capisci sempre tutto, dove tutto è bello e chiaro.
E' proprio vero che la vita ondeggia come una piuma, ora me ne accorgo ancor di più, forse perchè ho la nausea. Non valgono nemmeno più le promesse in cui si dice che non ci si farà male, non ci credo più, forse è inevitabile. Così restano solo le lacrime che cadono sul mio pigiama nuovo e scivolano nel mio caffè, così magari vomito anche un po'.
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