Sembra fatto apposta. Una canzone che si chiama come il mio autista (per chi non l'ha ancora fatto consiglio di leggere l'intervento dal titolo "...ma che fine ha fatto Astolfo?"). Oltretutto parla di follia. Non vi nego che mi fa piangere terribilmente. Settimana scorsa ero in giro per Milano con il mio lettore cd e le lacrime agli occhi. Non si fermavano. Me ne sono fregato della gente, magari non se n'è accorto nessuno.
Non mi piace spiegare le canzoni, dire il perchè e il per come mi appartengono (infatti non lo farò, lascio che ognuna ci colga il senso che vuole). Spesso non c'è nessun vero motivo, ma non è questo il caso, o forse sì, non so. Molte canzoni non fanno altro che far vibrare la nostra anima e il nostro cuore. E' come una corda di chitarra che viene pizzicata e la sua vibrazione continua fino ad affievolirsi piano piano, ma anche quando non la sentiamo più in realtà quella vibrazione continua e continua e lavora in silenzio. Ecco, ci sono canzoni capaci di far vibrare il nostro cuore per sempre, forse anche solo per una nota o per una parola, ormai ho la mia collezione di canzoni "must" della mia vita, ora ribatezzate "canzoni diapason" -perchè mi fanno vibrare come il diapason, avete presente?-. Questa ci riesce benissimo, in questo momento mi fa vibrare, mi fa anche stare male, ma va bene così, vuol dire che sono vivo e vero o forse che ho solo perso il senno finchè non arriverà qualcuno che mi farà vibrare per qualche altro motivo e allora mi guarirà per sempre, per sempre...
Aspetterò la luna per partire
cavalcherò le nuvole
finchè sarà davanti a me
quel senno che non trovi più
Affogherò in un mare che pesci non ha
ma io saprò resistere
finchè sarà davanti a te
quel senno che perdesti tu
Sotto la sabbia continui a pensare
all'angelico volto di chi ti ferì un giorno
ma tornerò
ti giuro
ti guarirò
per sempre, per sempre
per sempre, per sempre
per sempre, per sempre
per sempre
(Negramaro)
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